Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Consigli di lettura

Europa senza America? L’alleanza atlantica tra incertezze e nuovi equilibri

L’Europa si trova di fronte a un possibile ridimensionamento dell’impegno americano nella NATO, soprattutto in caso di una presidenza Trump. La sicurezza del continente potrebbe diventare una responsabilità esclusivamente europea, mentre un accordo tra Trump e Putin potrebbe mettere a rischio l’equilibrio geopolitico. I leader europei devono prepararsi a scenari impensabili, incluso un possibile scontro di interessi con Washington. Il vertice UE del 6 marzo sarà cruciale per definire una strategia.

Quando la Bibbia diventa strumento di potere

Negli Stati Uniti, la Bibbia ha storicamente ispirato l’azione pubblica, ma il suo uso politico può sfociare in una distorsione del messaggio religioso. L’amministrazione Trump ha esemplificato questa tendenza, utilizzando le Scritture per legittimare il proprio operato. Tuttavia, ridurre la Bibbia a una piattaforma ideologica significa tradirne il senso profondo: l’amore universale di Dio. Un uso improprio del testo sacro può giustificare ingiustizie, violenze e nazionalismi.

Il Ritorno di Londra: La Nuova Realtà Europea tra Sicurezza e Economia

Il Regno Unito si riavvicina all’Europa in un contesto geopolitico ed economico profondamente mutato. L’aumento delle spese militari e il rafforzamento delle relazioni con le capitali UE segnano un cambiamento dettato dall’aggressività russa e dalla ristrutturazione della NATO sotto l’influenza di Donald Trump. Al contempo, Londra potrebbe contribuire alla competitività europea, rilanciando l’integrazione economica e finanziaria, mentre l’Europa cerca nuove strategie per sicurezza e crescita.

L’Europa nel labirinto ucraino: illusioni, armi e negoziati imposti

L’Unione Europea prosegue con una strategia schizofrenica sull’Ucraina: da un lato propone truppe di pace, dall’altro continua a inviare armi che prolungheranno il conflitto. Nel frattempo, finanzia il riarmo e si indebita, senza una chiara strategia su quale sia il vero obiettivo finale. Mentre Macron si adatta al nuovo equilibrio di potere tra Trump e Putin, l’UE resta bloccata in promesse irrealizzabili

L’Unione Europea di fronte alla sfida democratica: tra sovranismi e strategie globali

L’Unione Europea si trova a dover affrontare sfide interne ed esterne che mettono alla prova la sua stabilità e il suo futuro. Da un lato, le pressioni geopolitiche di Trump e Putin evidenziano la fragilità dell’UE di fronte a strategie di potenza, dall’altro, il rischio di disgregazione interna cresce con l’emergere di movimenti nazionalisti e sovranisti. Tuttavia, la forza dell’Unione risiede nella sua capacità di affrontare questi ostacoli attraverso una pratica democratica efficace, capace di negoziare senza subire diktat. Un rinnovato asse franco-tedesco, unito a riforme strutturali, potrebbe permettere all’UE di rafforzarsi, rendendo più rapide ed efficienti le sue decisioni economiche, tecnologiche e strategiche.

La guerra in Ucraina è stata una trappola per tutti. Occorre uscire da questo incubo

L’invasione russa dell’Ucraina ha dato inizio a un conflitto che, oltre a causare distruzione e morte, ha avvelenato le relazioni tra popoli e istituzioni, diffondendo odio reciproco. La guerra ha travolto il pensiero critico e il dialogo, portando a una radicalizzazione emotiva. Di fronte all’impossibilità di una vittoria netta, è necessario un compromesso per fermare la carneficina. Come ricorda papa Francesco, è urgente interrompere il ciclo di violenza: il tempo della giustizia verrà dopo.

La Casa Bianca revoca alla WHCA il controllo del pool stampa

La Casa Bianca ha deciso di togliere alla White House Correspondents’ Association (WHCA) il compito di gestire il pool stampa presidenziale, assumendo direttamente il controllo della selezione dei giornalisti e fotografi che seguiranno il presidente. Il pool stampa, tradizionalmente composto da rappresentanti di vari media, ha sempre operato sotto la gestione indipendente della WHCA, ma ora sarà selezionato dalla squadra stampa della Casa Bianca. La decisione ha suscitato forti critiche da parte di giornalisti e associazioni, che temono un controllo politico sulla stampa. La notizia arriva dopo la controversa esclusione dell’Associated Press da eventi ufficiali

Ipnocrazia, Trump, Musk e la nuova architettura della realtà

Il pamphlet "Ipnocrazia" del filosofo Jianwei Xun analizza come l'era digitale abbia instaurato una nuova forma di controllo sociale, manipolando le coscienze attraverso piattaforme seducenti. Leader come Trump e Musk utilizzano strategie narrative per influenzare l'opinione pubblica, creando realtà alternative che confondono verità e menzogna. L'ipnocrazia non reprime, ma seduce, modulando pensieri e percezioni, trasformando ogni atto di dissenso in merce e rendendo permanente l'incantamento digitale.

Una strategia poco astuta

L'approccio dell'amministrazione Trump nel riavvicinarsi alla Russia per distanziarla dalla Cina, ispirato alla strategia del "triangolo strategico" di Nixon, potrebbe risultare controproducente. Questo perché rischia di compromettere la coesione occidentale e spingere l'Europa verso nuove alleanze, forse con Pechino. Nel frattempo, la Cina adotta una postura moderata, presentandosi come potenza affidabile e pronta a colmare eventuali vuoti lasciati dall'isolamento americano.

Lo spirito del capitalismo tra pace e guerra: un’alleanza mutevole

Il capitalismo ha sempre oscillato tra promuovere la pace e alimentare i conflitti, adattandosi alle circostanze per garantire l’accumulo di ricchezza. Se in alcuni casi ha favorito la stabilità e la cooperazione internazionale, in altri ha stretto alleanze con regimi autoritari per tutelare gli interessi economici delle élite. Oggi, di fronte all’ascesa di nuove forme di nazionalismo e protezionismo, il capitalismo mostra ancora una volta la sua capacità di trasformarsi, mettendo a rischio democrazia e diritti in nome del profitto.

Sistema penitenziario italiano. Il volontariato non è una ruota di scorta

Il volontariato è essenziale nelle carceri italiane, ma resta senza riconoscimento ufficiale. Con 19.511 volontari nel 2019 (poi ridotti dalla pandemia), fornisce l’80% delle attività sociali e formative, sopperendo a carenze istituzionali. Tuttavia, manca un registro nazionale, e il volontariato viene trattato come una supplenza anziché una collaborazione strutturata. Le associazioni chiedono più dialogo e coordinamento con l’amministrazione penitenziaria. Senza il loro contributo, qualsiasi riforma del sistema rischia di restare incompiuta

Trump dalla "post-verità" alla "anti-verità". Per l'Europa l'ultima chance

Massimo Cacciari, su La Stampa, analizza il passaggio dalla "post-verità" alla "anti-verità", dove la politica non solo ignora i fatti ma li distorce per propaganda. Trump ne è un esempio, definendo Zelensky un dittatore e proponendo lo sfruttamento delle spiagge di Gaza, senza una reazione forte dall'Europa. Anche il paragone tra Putin e il Terzo Reich è una manipolazione storica. Il conflitto in Ucraina richiede un trattato definitivo, poiché la storia insegna che i veri trattati di pace nascono quando la propaganda si placa e viene riconosciuta la realtà dei rapporti di forza. Se l'Occidente perseguirà una strategia egemonica globale, il rischio di una nuova guerra mondiale sarà inevitabile. L'Unioe Europea deve agire in autonomia per evitare di restare marginale e subordinata a Washington.

In Ucraina, morti per una guerra impossibile

Dopo tre anni di guerra in Ucraina, il futuro appare segnato da compromessi imposti da interessi esterni. L’Occidente, che aveva promesso sostegno incondizionato, ora si mostra diviso, mentre si delineano scenari di resa e adattamento. Gli ucraini, abbandonati, combattono non più per vittorie impossibili ma per pura sopravvivenza. Intanto, il mondo si prepara a dimenticare, mentre nuovi equilibri politici si formano a beneficio di chi detiene la forza, lasciando i morti senza giustizia e la guerra senza senso.

Si prega per il Papa della giustizia, della pace e dei diritti umani

Migliaia di fedeli si sono riuniti in Piazza San Pietro e in altri luoghi di Roma per pregare per Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli. Cattolici e non cattolici, giovani e adulti, esprimono speranza e timore: senza di lui, chi difenderà i più deboli e dirà no alla guerra? La sua voce, considerata rivoluzionaria, è fondamentale per molti. Il rischio di un ritorno a una Chiesa più conservatrice preoccupa, mentre il mondo attende notizie sulla sua salute.

Papa Francesco: una guida necessaria tra speculazioni e preghiera

Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, rassicura sulle condizioni di Papa Francesco, sottolineando la sua voglia di reagire e la necessità della sua presenza nella Chiesa e nel mondo. Esorta a proteggerlo meglio, pur riconoscendo la sua propensione a non risparmiarsi. Ricorda che la Chiesa si governa con la testa, non con i piedi, e invita i fedeli alla preghiera per il Pontefice e per tutti coloro che soffrono, sottolineando il valore della solidarietà e delle relazioni umane.

L’Europa tra pressioni globali e sfida multilaterale

Negli ultimi anni, il multilateralismo europeo si è indebolito sotto la spinta di nazionalismo e bellicismo, soprattutto a Est, causando divisioni interne e mettendo a rischio la pace. Sul piano economico, l’UE subisce pressioni da Stati Uniti e Cina, ma il commercio resta la sua principale difesa. Geopoliticamente, il mondo cerca un nuovo equilibrio, ma senza un’intesa tra USA, Russia e Cina, la stabilità globale resta fragile. L’Europa rischia la marginalizzazione, ma può rilanciarsi con nuove alleanze, come un G9 o G10, e rafforzare il suo ruolo di regolatore globale.

USA. Appello contro il piano su Gaza di Trump

Lo firmano oltre 350 rabbini e figure della comunità ebraica nordamericana denunciandolo come un progetto di pulizia etnica e atto immorale. L’iniziativa, diffusa con una pagina pubblicitaria sul New York Times, ha raccolto il sostegno di artisti e intellettuali come Tony Kushner, Naomi Klein e Joaquin Phoenix. Il piano prevede il trasferimento forzato di un milione di palestinesi per fare spazio a un’area immobiliare. Interpellato dai media vaticani, il rabbino David Rosen ha sottolineato la gravità del progetto, ma dubita che l’appello influenzi la politica americana

Espulsioni di massa. Vite dietro le politiche dell’Amministrazione Trump

Paura e incertezza tra i migranti negli Stati Uniti a causa del programma, della nuova amministrazione Trump, che prevede l’espulsione di cittadini stranieri con status irregolare. Storie come quelle di Jorge, residente legale ma preoccupato per amici senza documenti, Gabriela, boliviana pronta a lasciare tutto per evitare l’arresto, e Carlos, venezuelano arrestato senza prove, mostrano gli effetti concreti di queste misure. Organizzazioni per i diritti dei migranti denunciano ostacoli all’assistenza legale, mentre strumenti come CBP One, che favorivano l’accesso legale, sono stati cancellati. Un vero clima di terrore ha spinto molti migranti a nascondersi e interrompere la loro vita quotidiana.

Indietro nell’800, con la politica del “fatto bruto”

La geopolitica, come l’abbiamo pensata negli ultimi decenni, va in tilt. La telefonata tra Trump e Putin, secondo Mariano Croce, sul Domani del 13 febbraio 2025, simboleggia il ritorno alla politica del "fatto bruto": decisioni unilaterali tra leader forti, senza regole condivise. Questo approccio minaccia la stabilità globale, trasformando la diplomazia in un gioco di potere arbitrario dove la flessibilità delle regole diventa un pretesto per giustificare ogni scelta sulla base della mera convenienza. Secondo Croce però, rinunciare al multilateralismo può offrire vantaggi immediati ma espone al caos. Senza principi e norme, il rischio è un assetto internazionale governato solo dalla forza, e per questo destinato all’instabilità e al conflitto permanente.

La guerra alla magistratura e l’odore di tirannia

Il conflitto tra l’amministrazione Trump e il potere giudiziario si intensifica. Diversi giudici federali hanno bloccato misure chiave, tra cui il licenziamento di migliaia di dipendenti USAID, l’accesso del DOGE di Elon Musk ai dati del Tesoro e il tentativo di revocare la cittadinanza per nascita, definito “platealmente incostituzionale”. Il vicepresidnte J.D. Vance contesta questi interventi della magistratura e sostiene che il Presidente può ignorarli, mentre altri avvertono che che ignorare le sentenze è “tirannia”. La battaglia sulla separazione dei poteri mette a rischio il sistema di controlli ed equilibri previsto dalla Costituzione.