Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Tesla avverte Trump: i dazi minacciano la competitività dell’industria americana

La casa automobilistica Tesla ha inviato una lettera all’amministrazione Trump avvertendo che le politiche tariffarie statunitensi potrebbero danneggiare la produzione di veicoli elettrici negli USA. L’azienda sottolinea che alcuni componenti essenziali non sono reperibili sul mercato interno e che l’imposizione di dazi aumenterebbe i costi e il rischio di ritorsioni commerciali. Tesla chiede un approccio più equilibrato per evitare di compromettere la competitività americana, evidenziando le sfide di una catena di fornitura globale sempre più interconnessa.

Tesla ha scritto all’amministrazione Trump per esprimere le proprie preoccupazioni riguardo all’impatto delle politiche tariffarie sugli approvvigionamenti e sulla competitività dell’industria automobilistica americana. L’azienda evidenzia - scrive Francesco Bertolino sul Corriere della Sera - che alcuni componenti essenziali per la produzione di veicoli elettrici non sono disponibili negli Stati Uniti e devono quindi essere importati. Tuttavia, le nuove misure protezionistiche potrebbero rendere questi approvvigionamenti più costosi, incidendo sulla produzione e sui prezzi finali dei veicoli.  

Oltre ai costi diretti, Tesla teme anche l’effetto di ritorsioni commerciali da parte di altri paesi, che potrebbero rispondere con tariffe più elevate sulle auto elettriche statunitensi. Questo scenario penalizzerebbe non solo Tesla, ma l’intero settore automobilistico americano, riducendo la competitività delle aziende che operano nel mercato globale. L’azienda richiama l’attenzione sui precedenti storici, sottolineando come decisioni simili abbiano già innescato reazioni sfavorevoli da parte di partner commerciali internazionali.  

Nel documento, Tesla non contesta il principio di rafforzare la produzione nazionale, ma chiede un approccio più strategico e pragmatico. In particolare, evidenzia la necessità di garantire una catena di fornitura flessibile, che permetta di reperire componenti critici senza pesanti oneri tariffari. L’azienda ribadisce che un’eccessiva rigidità nelle politiche commerciali potrebbe avere conseguenze negative per l’industria tecnologica e automobilistica, danneggiando gli stessi obiettivi di crescita dell’amministrazione americana.  

Questa presa di posizione sottolinea le difficoltà che le imprese manifatturiere affrontano in un contesto di crescente tensione economica globale. La politica dei dazi, se non attentamente gestita, potrebbe generare effetti controproducenti, aumentando i costi per i produttori interni e spingendo le aziende a rivedere le proprie strategie di produzione. Tesla chiede quindi all’amministrazione di valutare attentamente l’impatto delle nuove misure, per evitare di compromettere la leadership americana nel settore della mobilità elettrica.

 

Foto: Elon Musk, Tesla Factory, Fremont (CA, USA) in 2011 - Wikimedia Commons