L'intervista (realizzata da Niccolò Carratelli su La Stampa) con Giampiero Massolo , diplomatico ed ex segretario generale della Farnesina, analizza l'attuale situazione geopolitica legata al conflitto in Ucraina e al ruolo degli Stati Uniti. Massolo esprime dubbi sull'orientamento del presidente Trump, sostenendo che Trump non segua la tradizione diplomatica e potrebbe davvero ritirarsi dalla questione ucraina, poiché non ha interesse a proseguire il supporto agli alleati europei. Trump, infatti, ha promesso ai suoi elettori di fermare la guerra e recuperare risorse finanziarie per gli Stati Uniti.
Massolo identifica due principali priorità di Trump. La prima è ottenere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, una promessa fatta durante la campagna elettorale, che risponde anche a un disinteresse crescente tra gli elettori americani sulla guerra in Ucraina. La seconda priorità è l'accordo sulle terre rare, che avrebbe permesso agli Stati Uniti di recuperare risorse, ma l'accordo non è stato firmato a causa della situazione complessa nello Studio Ovale. Non firmare significherebbe per Zelensky esporsi a ritorsioni da parte di Trump, mentre firmare garantirebbe comunque un coinvolgimento futuro degli Stati Uniti in Ucraina.
Massolo esclude la possibilità che Zelensky ottenga ulteriori garanzie sulla sicurezza dell'Ucraina dagli Stati Uniti. Trump, secondo Massolo, ritiene che l'interesse economico nelle terre rare rappresenti già una forma di impegno per la sicurezza ucraina. Inoltre, concedere ulteriori garanzie rischierebbe di minacciare l'obiettivo strategico di Trump di separare la Russia dalla Cina, un altro elemento chiave nella sua politica estera.
Massolo ritiene che Trump stia cercando di "resettare" le relazioni tra Stati Uniti e Russia, puntando a separare Putin da Xi Jinping. In questo contesto, l'Ucraina diventa solo una parte di una più ampia strategia per riorganizzare l'ordine mondiale, dove la Russia diventa una potenza separata dalla Cina.
Riguardo alla situazione europea, Massolo sottolinea che l'Europa sembra essere relegata a un ruolo di spettatrice, come dimostrato dal fallimento delle visite a Washington di Macron e Starmer. Nonostante i tentativi di Francia e Regno Unito di proporre truppe europee in Ucraina per garantire la soluzione del conflitto, Massolo dubita che questa ipotesi possa essere realizzata. L'Europa, a suo avviso, avrà un ruolo solo se riuscirà a fare leva su sanzioni alla Russia e a gestire i beni russi congelati in Europa.
Foto: Xi Jinping e Putin