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Emergency

365 Giorni | EMERGENCY

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Daniele e Clapton

In ricordo di Pino Daniele (19 marzo 1955 - 4 gennaio 2015)

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giornata della pace

1 gennaio 2025: Giornata Mondiale della Pace. Il messaggio di Papa Francesco

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Natale senza

Un Natale 'senza'

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Strada

Un profetico Gino Strada (2015): Abolire la guerra unica speranza per l'umanità

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Antimaka si ispira al greco antico, legando anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

La guerra di Trump contro i migranti comincia oggi a Chicago

I rastrellamenti per la deportazione di “milioni di immigrati”, annunciati da Trump, dovrebbero iniziare oggi (martedì 21 gennaio) a Chicago. Da giorni è il panico nelle comunità di immigrati della città, sostenute dal sindaco Brandon Johnson e da gruppi di attivisti per i diritti civili. Anche la chiesa cattolica si sta mobilitando. Dopo le dichiarazioni di Papa Francesco, che ha definito le politiche anti-immigrati di Trump "una disgrazia", l’arcivescovo di Chicago ha parlato di "una ferita profonda per tutti noi", mentre il vescovo di San Diego le ha giudicate "incompatibili con la dottrina cattolica". ***Aggiornamento 22 gennaio*** L'assalto a Chicago è stato rinviato a causa del clamore mediatico suscitato. We Are All Chicagoans!

I cattolici europei contro le destre: mobilitazioni in Austria e Germania

Le mobilitazioni cattoliche in Austria e Germania dimostrano una ferma opposizione all’estrema destra in difesa della democrazia. A Vienna, cinquantamila persone guidate dall’Azione Cattolica Austriaca e sostenute anche da Caritas Austria, hanno protestato contro i rischi di razzismo e autoritarismo delle posizioni del “Partito della Libertà”. In Germania, numerose associazioni del laicato cattolico si sono schierate contro le iniziative xenofobe di “Alternativa per la Germania”. In entrambi i paesi una serie di appelli e documenti sottolineano la responsabilità dei cristiani nel combattere discriminazione e populismo, promuovendo coesione sociale e alleanze democratiche.

Analisi critica dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas

Il successo dell’accordo dipenderà dalla capacità delle parti di superare le numerose sfide poste da un conflitto intricato e dalle divisioni politiche interne ed esterne. L’esito avrà implicazioni profonde non solo per Israele e Gaza, ma per l’intera stabilità del Medio Oriente. Ogni fase del piano richiede un impegno straordinario da parte dei mediatori e delle parti coinvolte, ma rappresenta anche una rara opportunità di costruire un percorso verso la pace in una delle regioni più tormentate del mondo.

Come comprendere (e combattere) la "macchina spirituale" del tecno-capitalismo

Massimo Cacciari riflette su come l’egemonia della Tecnica abbia plasmato il nostro tempo relegando la politica a un ruolo subalterno. Le nuove destre hanno cavalcato questa rivoluzione, cambiando pelle, mentre la vecchia sinistra è rimasta prigioniera di un passato ormai tramontato, incapace di rappresentare i nuovi soggetti deboli che il sistema stava producendo. Serve alla sinistra una politica innovativa, capace di riconoscere le nuove forme di produzione sociale, individuarne i punti critici e rappresentarne le contraddizioni rispetto al pensiero unico promosso dalla "macchina spirituale" del tecno-capitalismo.

Come il ‘capitalismo cannibale’ mina la pace e la democrazia

l capitalismo illiberale e l’ascesa dei nuovi fascismi minacciano pace e democrazia, dando vita a un “capitalismo cannibale” che fonde potere economico monopolistico e politica, eliminando le barriere tra Stato e mercato. In questo scenario, In questo scenario, incarnato da figure come Musk, Trump e le nuove destre, pace e democrazia sono sacrificate sull’altare degli interessi economici e di una politica che si piega al populismo. L’Europa, smarrita la sua vocazione socialdemocratica e pacifista, deve affrontare la sfida del 2025 riscoprendo quei valori per contrastare questa deriva autoritaria.

Il post-sovranismo e la normalizzazione dell'onda nera

Il sovranismo è svanito dai discorsi politici, ma la sua scomparsa non è una vittoria della democrazia. La sua eclissi mediatica ha permesso anzi la normalizzazione delle nuove destre reazionarie, aprendo loro le porte del potere. In un’Europa dipendente da logiche globali e progressivamente svuotata di sovranità reale (militare, tecnologica, economica) il rischio è un futuro dominato da forze antidemocratiche travestite da pragmatismo.

Quei diritti umani in bilico tra civiltà e barbarie

Con la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), il panorama dei diritti fondamentali ha subito una svolta storica. Da rivendicazioni interne agli Stati, come quelle sancite dal Bill of Rights inglese o dalla Dichiarazione francese del 1789, i diritti umani sono diventati una questione internazionale, portando la comunità globale a riconoscerne la violazione come un problema collettivo. Ciò significa che la loro protezione implica una limitazione della sovranità statale. Per questo oggi il nazionalismo e la crisi del multilateralismo, erodendo la fiducia nei meccanismi internazionali, minacciano “il processo di civilizzazione" apertosi nel 1948.

La diplomazia della speranza

Il teologo Bruno Forte riflette sulla “diplomazia della speranza”, un approccio che intreccia verità, perdono e solidarietà. Dal pellegrinaggio spirituale alla responsabilità personale, il Giubileo diventa un’occasione per costruire un futuro più giusto e solidale.

Elon Musk e il capitalismo tecno-social: una sfida alla democrazia?

Paolo Ricci analizza le implicazioni delle esternazioni di Elon Musk, simbolo di un capitalismo "tecno-social" che polarizza il dibattito pubblico e “potrebbe mettere a rischio le democrazie”. Un'acuta riflessione su come il potere economico si stia ormai trasformando in potere politico diretto, e sulle opportunità per reagire.

Fermare la violenza globale: come coniugare diritto internazionale e volontà politica

In dialogo con Roberta De Monticelli, Pasquale De Sena propone di rilanciare non solo il “pacifismo giuridico”, ma anche la visione politica ampia del secondo dopoguerra, quando Stati e forze poliche di ispirazioni diverse riconobbero che la pace va ‘costruita’ attraverso l’impegno comune a realizzare i valori fondamentali della Carta dell’ONU.

Mobilitare una grande "generosità collettiva"

Difronte al fallimento del modello di globalizzazione neoliberista, che ha accentuato disuguaglianze e squilibri globali, è necessario ripensare profondamente il modello di sviluppo. Bisogna superare le logiche economiche degli ultimi decenni, privilegiando giustizia sociale, sostenibilità e solidarietà. Secondo Mauro Magatti, i cattolici devono contribuire a questo progetto di trasformazione profonda dell'ordine mondiale.

Notizie e appuntamenti

Sant'Egidio in Ucraina tra soliderietà e resistenza

I primi 1000 giorni di guerra in Ucraina sono appena trascorsi mentre i combattimenti si intensificano su tutti i fronti. Il popolo ucraino sta pagando un prezzo altissimo e, con l’arrivo delle prime gelate, si preannuncia l’inverno più difficile dall’inizio del conflitto. L’Ucraina ha bisogno di pace, e l’impegno umanitario di organizzazioni come la Comunità di Sant’Egidio mantiene accesa una fiammella di speranza.

Il Festival del cinema dei diritti umani di Napoli

Dall'11 al 22 novembre 2024, Napoli ospita la sedicesima edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani, intitolata “Costruiamo una cultura di Pace.”

Il Festival della Pace di Brescia alla settima edizione

Quest’anno il Festival è dedicato all’Africa, un continente segnato da violenze e guerre ma anche dalla resilienza e dalla speranza

Emergency lancia la community “R1PUD1A LA GUERRA”

Nel suo trentesimo compleanno EMERGENCY ha creato la community “R1PUD1A,” pensata per fare rete, attrarre volontari e sostenitori, diffondere informazioni e strumenti di mobilitazione e partecipazione.

Riflessioni e interventi

Come sconfiggere l’ "empia alleanza" tra neo-sionismo e destra globale

Lo storico israeliano Ilan Pappé denuncia il progetto del neo-sionismo di conquistare definitivamente la Palestina e creare un “Impero Israeliano” che domini il Medio Oriente. Questo progetto beneficia di un’ “empia alleanza” globale tra leader populisti, multinazionali, regimi autoritari e l’estrema destra americana ed europoea che, pur avendo radici antisemite, sostiene Israele per il suo ruolo anti-islamico. Un’altra alleanza però è possibile, che incorpori la causa palestinese in una lotta globale per i diritti umani, la pace e la giustizia sociale. Ogni sua piccola vittoria avvicinerebbe il progetto sionista alla fine.

Se riprovassimo con i dialoghi di pace

Oggi parlare di pace, di fratellanza universale, di diritti della persona sembra sia arcaico, da catalogare in quelle azioni comunicative offensive della post modernità che invece si arricchisce di slogan e posizioni di parte con avvilente superficialità. Eppure le cose non stanno come ci appaiono, come sempre si rileva quando le analisi sono più attente. Molto possiamo, anzi dobbiamo fare, contro ogni forma di rassegnazione e di pensiero unico, investendo nel valore universale che si sintetizza in un termine per tanti desueto: Dialogo.

Trump, la fedeltà al capo e l'eclissi della democrazia

John Bolton accusa Trump di esigere dai suoi collaboratori una “fedeltà personale” che ricorda i giuramenti vassallatici, lanciando un monito su come la democrazia possa gradualmente scivolare verso una deriva autoritaria “fino a quando non è troppo tardi per invertire la rotta". Uno spunto provocatorio che invita ad esplorare il rapporto tra autoritarismo contemporaneo e fedeltà al capo.

La distruzione di Gaza e il 'suicidio di Israele'

Una lunga e coraggiosa inchiesta pubblicata dal giornale di opposizione israeliano Haaretz squarcia un velo sull’arbitrarietà, la palese illegalità e la crudeltà gratuita di alcune operazioni militari israeliane a Gaza. Un tassello di quel mosaico di violenza tossica che Anna Foa ha chiamato "il suicidio di Israele".