Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Come il ‘capitalismo cannibale’ mina la pace e la democrazia

capitalismo cannibale

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  1. Labate--Vale.mp3
l capitalismo illiberale e l’ascesa dei nuovi fascismi minacciano pace e democrazia, dando vita a un “capitalismo cannibale” che fonde potere economico monopolistico e politica, eliminando le barriere tra Stato e mercato. In questo scenario, In questo scenario, incarnato da figure come Musk, Trump e le nuove destre, pace e democrazia sono sacrificate sull’altare degli interessi economici e di una politica che si piega al populismo. L’Europa, smarrita la sua vocazione socialdemocratica e pacifista, deve affrontare la sfida del 2025 riscoprendo quei valori per contrastare questa deriva autoritaria.

Sulle pagine di Domani il professor Sergio Labate traccia un quadro inquietante delle sfide globali che attendono le democrazie liberali nel 2025, mettendo in primo piano il rapporto tra capitalismo illiberale, nuovi fascismi e la crisi della pace e della democrazia. Labate invita a leggere i segnali di una crisi profonda, dalla politica italiana che strizza l’occhio ai monopoli economici fino alla riabilitazione dell’estrema destra in Europa.

Il professore descrive l’ascesa di un “capitalismo cannibale”, secondo la definizione della filosofa Nancy Fraser. Questo sistema, che fonde capitalismo e politica, si distacca dai valori liberali che storicamente hanno legato mercato e democrazia. L’autore identifica questa deriva in figure come Elon Musk e Donald Trump, cavalli di Troia di un modello che ricorda il capitalismo autoritario cinese. Qui il potere economico monopolistico si sovrappone alla sovranità politica, eliminando ogni barriera tra Stato e mercato.

In Europa, questa logica non è meno pericolosa. Labate denuncia l’abbandono dell’eredità socialdemocratica e pacifista, fondamento dell’Unione Europea, a favore di una subordinazione ai nuovi fascismi e al capitalismo politico. La recente morte di Jean-Marie Le Pen è per l’autore un esempio eloquente: il tributo di Emmanuel Macron non solo ignora il giudizio storico già emesso sui fascismi, ma legittima un’estrema destra che oggi plasma il panorama politico europeo.

Il cuore dell’analisi di Labate si concentra sulla progressiva incapacità dell’Europa di mantenere fede alla propria vocazione originaria: scongiurare le guerre e costruire un ordine pacifico. Nel contesto attuale, segnato dalla guerra in Ucraina e dall’aumento delle tensioni globali, l’Europa sembra aver perso la capacità di proporre soluzioni diplomatiche e credibili. La pace, che dovrebbe essere il faro delle democrazie, è sacrificata sull’altare di interessi economici e di una politica che si piega al populismo.

Questa crisi si intreccia con un tentativo più ampio di riscrivere la storia. I nuovi fascismi non solo cercano di riabilitare il proprio passato, ma si alleano con il capitalismo politico per eliminare ogni traccia di democrazia sociale e pluralismo. Un’Europa incapace di proporre un modello alternativo rischia di essere travolta da questa alleanza, rinunciando al suo ruolo di garante di pace e giustizia sociale.

Labate conclude con un appello alla consapevolezza e alla resistenza. Le democrazie liberali devono affrontare l'immediato futuro con la determinazione di difendere la propria identità e di rilanciare il proprio impegno per la pace. Il 2025 sarà un anno lungo e difficile, ma il riconoscimento delle minacce offre una guida per riaffermare i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà contro un sistema sempre più vorace e autodistruttivo.
 

Immagine: dall’articolo di Matteo Bongiorno, “Capitalismo cannibale: cronaca di una società che divora se stessa” pubblicato su Mimesis-Scenari.