Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

USA. Appello contro il piano su Gaza di Trump

Lo firmano oltre 350 rabbini e figure della comunità ebraica nordamericana denunciandolo come un progetto di pulizia etnica e atto immorale. L’iniziativa, diffusa con una pagina pubblicitaria sul New York Times, ha raccolto il sostegno di artisti e intellettuali come Tony Kushner, Naomi Klein e Joaquin Phoenix. Il piano prevede il trasferimento forzato di un milione di palestinesi per fare spazio a un’area immobiliare. Interpellato dai media vaticani, il rabbino David Rosen ha sottolineato la gravità del progetto, ma dubita che l’appello influenzi la politica americana

Negli Stati Uniti, oltre 350 rabbini e personalità della comunità ebraica nordamericana hanno firmato un appello pubblico contro il piano dell’ex presidente Donald Trump per Gaza. L’iniziativa è stata diffusa attraverso un’intera pagina pubblicitaria del New York Times, con un messaggio chiaro: “Trump ha chiesto l’espulsione di tutti i palestinesi da Gaza. Gli ebrei dicono no alla pulizia etnica.”  

L’appello denuncia il piano di Trump, che prevede il trasferimento forzato di circa un milione di palestinesi in Egitto e Giordania per creare un’area immobiliare nella Striscia. I firmatari lo definiscono un progetto moralmente abominevole e pericoloso, evocando la Nakba del 1948. Tra i sostenitori dell’iniziativa figurano il drammaturgo Tony Kushner, l’attrice Ilana Glazer, la scrittrice Naomi Klein e l’attore Joaquin Phoenix.  

Cody Edgerly, direttore della campagna 'In Our Name', sottolinea la rapidità e l’ampiezza della mobilitazione, con il coinvolgimento di esponenti di diversi orientamenti religiosi e politici. Il rabbino Tobias Spitzer definisce il piano di Trump “insidioso” e afferma che gli ebrei conoscono bene la violenza che può derivare da tali progetti. Yosef Berman, del New Synagogue Project di Washington, ribadisce che la tradizione ebraica riconosce la dignità intrinseca dei palestinesi e la loro legittima connessione alla terra.  

Interpellato dai media vaticani, il rabbino David Rosen dell’American Jewish Committee evidenzia l’importanza dell’iniziativa per far conoscere al mondo la pericolosità del piano, che considera “inaccettabile.” Tuttavia, ritiene improbabile che l’appello influenzi la politica statunitense, dato che proviene da un’area opposta all’attuale leadership. Spostare popolazioni contro la loro volontà, sottolinea, è contrario alla Convenzione di Ginevra e rappresenta un atto immorale.  

L’appello si inserisce in una lunga tradizione di rabbini americani che contestano le politiche statunitensi su Israele e Palestina. A gennaio 2024, 36 rabbini interruppero un intervento del segretario generale dell’ONU per chiedere che Biden smettesse di porre il veto alle risoluzioni su Gaza.  


Immagine: la pagina del New York Times con l'appello