Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Ipnocrazia, Trump, Musk e la nuova architettura della realtà

Il pamphlet "Ipnocrazia" del filosofo Jianwei Xun analizza come l'era digitale abbia instaurato una nuova forma di controllo sociale, manipolando le coscienze attraverso piattaforme seducenti. Leader come Trump e Musk utilizzano strategie narrative per influenzare l'opinione pubblica, creando realtà alternative che confondono verità e menzogna. L'ipnocrazia non reprime, ma seduce, modulando pensieri e percezioni, trasformando ogni atto di dissenso in merce e rendendo permanente l'incantamento digitale.

Nel suo incisivo pamphlet "Ipnocrazia", - scrive Pino Corrias del Fatto Quotidiano -  il filosofo di Hong Kong Jianwei Xun esplora come l'era digitale abbia introdotto una nuova e insidiosa forma di controllo sociale, definita "ipnocrazia". Questo regime moderno non esercita il suo potere attraverso la coercizione fisica, ma agisce direttamente sulle coscienze, sfruttando la credulità e la permeabilità delle menti contemporanee.

Viviamo in un'epoca in cui le opinioni sono spesso plasmate da memorie artificiali, fabbricate e amplificate da algoritmi su schermi che "brillano incessanti nella notte della ragione". Questi dispositivi ci fanno credere di vedere e comprendere, mentre in realtà assorbiamo verità che possono essere equivalenti a menzogne. La percezione della realtà è manipolata, e la distinzione tra verità e falsità diventa sempre più sfumata.

Xun sottolinea come l'ipnocrazia operi attraverso la seduzione piuttosto che la repressione. Le piattaforme digitali sono progettate per catturare e mantenere la nostra attenzione, trasformando i consumi in elementi identitari. Servizi come Airbnb non si limitano ad affittare case, ma vendono fantasie di vite alternative; Amazon non consegna solo prodotti, ma offre una dose di dopamina legata all'appagamento immediato. La gig economy induce una sorta di trance lavorativa, dove l'auto-sfruttamento è percepito come libertà, e lo smart working trasforma l'intera esistenza in lavoro continuo.

I leader della tecno-destra, come Donald Trump ed Elon Musk, sono descritti come i massimi sacerdoti di questa nuova era di ipnosi collettiva. Essi accelerano le sequenze di comunicazione, creando e dissolvendo crisi e allarmi per poi proporsi come soluzioni. Ad esempio, Musk ha utilizzato la piattaforma X (precedentemente Twitter) per promuovere la sua agenda estremista, manipolando l'opinione pubblica e guadagnando potere attraverso la diffusione di disinformazione e contenuti polarizzanti. Queste strategie creano una realtà alternativa in cui finzione e realtà coesistono, rendendo difficile distinguere l'una dall'altra.

L'ipnocrazia prospera sulla proliferazione di narrative multiple, offrendo continuamente opzioni che includono anche la resistenza. Ogni atto di dissenso viene assimilato e commercializzato; ciò che un tempo era trasgressivo diventa moda di massa. Ad esempio, i tatuaggi, un tempo simbolo di ribellione, sono ora ampiamente accettati, e artisti che inneggiano alla violenza vengono integrati nel mainstream culturale. Le piattaforme sociali non riflettono la realtà, ma la creano, e la viralità diventa un meccanismo di contagio emotivo.

Questa manipolazione della percezione avviene senza la necessità di censura o repressione diretta. L'ipnocrazia funziona attraverso la manipolazione delle percezioni, modulando pensieri e comportamenti senza ricorrere alla forza. La narrazione social non vende solo gli utenti alla pubblicità, ma anche stati d'animo, ansia, quiete, rabbia e imperturbabilità. Persino eventi traumatici come guerre e catastrofi vengono assimilati nella routine quotidiana, diventando perturbazioni temporanee che rafforzano la nostra dipendenza dalle piattaforme digitali.

Per sfuggire a questo incantesimo permanente, Xun suggerisce due strategie principali. Innanzitutto, è essenziale imparare a decodificare i codici che governano l'illusione digitale, comprendendo come le piattaforme manipolano le nostre percezioni e comportamenti. In secondo luogo, diventare imprevedibili nei nostri comportamenti può sabotare gli algoritmi che prevedono e influenzano le nostre azioni, poiché l'ipnocrazia si basa sulla prevedibilità per capitalizzare l'attenzione e i dati degli utenti.

Inoltre, Xun enfatizza l'importanza di riconnettersi con la realtà tangibile, al di là delle interfacce digitali. Spegnere i dispositivi, godersi momenti semplici come un tramonto o una cena con amici, e impegnarsi in attività che richiedono presenza fisica e mentale sono passi fondamentali per rompere l'incantesimo dell'ipnocrazia. Queste azioni ci aiutano a ristabilire un senso di realtà e autonomia, contrastando l'influenza pervasiva delle piattaforme digitali.

In conclusione, "Ipnocrazia" offre una critica penetrante della società contemporanea, mettendo in luce come le tecnologie digitali abbiano trasformato il controllo sociale da una questione di forza a una di seduzione e manipolazione percettiva. La consapevolezza e l'azione individuale sono presentate come strumenti chiave per resistere a questa forma sottile ma potente di dominio, invitando i lettori a riflettere sul loro rapporto con la tecnologia e a riappropriarsi della propria attenzione e coscienza.