Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

La deriva autoritaria di Trump e la fragilità della democrazia americana

L’amministrazione Trump - scrive Mario Del Pero su Domani - sta sfidando apertamente il potere giudiziario e il sistema di pesi e contrappesi, minacciando l’equilibrio democratico degli Stati Uniti. L’uso di ordini esecutivi per aggirare il Congresso e il tentativo di marginalizzare il potere giudiziario rivelano un progetto autoritario. La crisi è alimentata dalla sfiducia crescente nelle istituzioni e dall’inefficienza del sistema rappresentativo. La strategia di intimidazione verso burocrati e oppositori politici rafforza il controllo presidenziale, mettendo in discussione la tenuta democratica del paese.

Mario Del Pero, in un commento sul Domani, analizza la crescente deriva autoritaria dell’amministrazione Trump, evidenziando come il presidente stia sfidando apertamente il sistema giudiziario e il principio di separazione dei poteri. Recenti sentenze delle corti federali, tra cui una che ha bloccato l’espulsione di immigrati venezuelani e un’altra che ha impedito l’ingresso negli USA a una docente con visto regolare, sono state ignorate o aggirate. Questo atteggiamento si inserisce in un contesto più ampio di erosione delle istituzioni democratiche, accelerato dalla sentenza della Corte Suprema che ha ampliato l’immunità presidenziale.  

La crisi si radica nella fragilità strutturale della democrazia americana, caratterizzata da un sistema rappresentativo obsoleto e da una crescente sfiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’inefficienza del Congresso, spesso paralizzato da divisioni politiche, ha reso più facile per l’esecutivo agire senza un adeguato bilanciamento dei poteri.  

Uno dei pilastri del progetto di Trump è l’uso sistematico di ordini esecutivi per aggirare il Congresso, spesso con misure ai limiti della legalità e della costituzionalità, come il tentativo di modificare leggi federali senza il voto parlamentare. Inoltre, si assiste a una strategia di disintermediazione istituzionale, con la rimozione di figure di controllo come gli ispettori generali e l’intimidazione della burocrazia federale, principale datore di lavoro del paese.  

Parallelamente, l’amministrazione ha intrapreso azioni intimidatorie contro università e studenti, con finanziamenti arbitrari e arresti legati a manifestazioni di protesta. Il progetto di Trump sembra puntare a una concentrazione del potere nell’esecutivo, riducendo il ruolo del legislativo e della magistratura.  

Ci si interroga a questo punto sulla tenuta democratica degli Stati Uniti, è evidente come il sistema politico americano, pur essendo il più antico al mondo, sia oggi vulnerabile a derive autoritarie, con Trump come principale catalizzatore di questo processo.

 

Foto. Da un video di CNBC. L'amministrazione Trump deporta dagli Stati Uniti presunti membri di una gang venezuelana, nonostante un ordine del tribunale glielo proibiva