Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Giovani nell’ombra: crescere in Ucraina durante la guerra

In Ucraina, la guerra ha lasciato una generazione sospesa tra l'infanzia e l'età adulta. Il racconto di Monica Perosino su La Stampa. Giovani come Natasha, Daryna e Andryi affrontano la distruzione, la perdita e l’incertezza del futuro. Alcuni sono fuggiti, altri sono rimasti, cercando di mantenere una parvenza di normalità tra bombardamenti e solitudine. L’istruzione è compromessa, l’assistenza sanitaria è carente e la crisi psicologica si aggrava. Nonostante tutto, questi ragazzi cercano di resistere, aggrappandosi ai sogni e a un senso di appartenenza a una patria devastata ma ancora viva.

Natasha, originaria di Nikopol, ha lasciato la sua famiglia poco prima di compiere 17 anni per cercare sicurezza in Polonia -  racconta Monica Perosino su La Stampa. Dopo cinque mesi è tornata in Ucraina, sperando che la situazione fosse migliorata. Non lo era, ma ha deciso di restare comunque. Come lei, tanti giovani si trovano in un limbo: troppo grandi per essere considerati bambini, troppo piccoli per essere adulti a tutti gli effetti.  

La guerra ha lasciato segni profondi sulla loro vita. Nel Donbass e in altre regioni, oltre la metà delle scuole superiori è chiusa o distrutta. Mancano servizi essenziali, spazi di aggregazione e, soprattutto, gli amici: molti sono all'estero. Daryna, 19 anni, lavora in un supermercato di Kramatorsk e racconta la solitudine di chi è rimasto: senza lavoro, impazzirebbe. I pochi giovani ancora lì cercano di darsi coraggio, organizzando piccoli momenti di normalità, come proiezioni clandestine nei rifugi.  

Già prima dell’invasione russa del 2022, molti di loro avevano conosciuto la guerra. Daryna si chiede come sarebbe stata la sua vita senza il conflitto, mentre Andryi, di Lviv, ha deciso di arruolarsi appena compiuti 18 anni. «In una settimana sono cresciuto di colpo», racconta. Sogna di tornare a ballare quando tutto sarà finito, ma ammette di sentirsi solo e stanco.  

Secondo l’UNICEF, 7,5 milioni di minori in Ucraina soffrono gli effetti diretti o indiretti del conflitto, mentre 190.000 adolescenti si sono registrati nei Paesi dell’UE per ottenere protezione temporanea. Oltre alle difficoltà materiali, i giovani ucraini affrontano una grave crisi psicologica. Nel 2024, la perdita di giovani vite è aumentata del 57% rispetto all'anno precedente, con una media di 16 tra bambini e ragazzi uccisi o feriti ogni settimana.  

Natasha, pur vivendo con la paura costante delle bombe, è grata di avere un lavoro nel suo piccolo caffè. «Dobbiamo vivere, stare vicini», dice, ma aggiunge che la pace non deve essere accettata a qualsiasi costo: «Non voglio che svendano il mio futuro».

 

Foto. Young Woman on Staircase - Odessa - Ukraine. Di Adam Jones from Kelowna, BC, Canada. Originally posted to Flickr by Adam Jones, Ph.D.