Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

giustizia

Le vendette di Trump: dissenso, università, magistratura

Un articolo di Zachary B. Wolf sul sito della CNN descrive l’uso sistematico del potere esecutivo da parte di Trump per reprimere ogni forma di dissenso, interno o pubblico. Attraverso proclami ufficiali, il presidente ha ordinato indagini su ex funzionari come Chris Krebs e Miles Taylor, accusandoli di tradimento e revocando le loro autorizzazioni di sicurezza. Ha esercitato pressioni su studi legali, minacciato l’impeachment dei giudici ostili, chiuso uffici federali in città non allineate e congelato fondi a università ritenute ideologicamente scomode. Studenti stranieri e attivisti come Mahmoud Khalil sono stati arrestati o dichiarati deportabili. Il messaggio, netto, è che il dissenso non sarà tollerato. Il presidente della Corte Suprema John Roberts ha reagito denunciando pubblicamente l’attacco all’indipendenza della magistratura.

Lo stato di diritto in bilico e l’ombra dell’autoritarismo

L’amministrazione Trump - scrive Stefania Palma sul Financial Times - sfida apertamente il potere giudiziario, sollevando il rischio di una crisi costituzionale. Il Chief Justice John Roberts ha criticato il presidente per le sue minacce ai giudici, mentre la Casa Bianca continua a ignorare sentenze scomode su immigrazione e diritti civili. Trump e i suoi alleati sostengono che i giudici non dovrebbero limitare l’azione dell’esecutivo, sollevando dubbi sul futuro dello stato di diritto. L’assenza di strumenti efficaci per obbligare il presidente al rispetto delle leggi potrebbe minare le fondamenta della democrazia americana, portando il paese verso un pericoloso declino istituzionale

Trump e la giustizia: vendetta, protezione e potere

Jeffrey Toobin analizza, sul New York Times, come Donald Trump abbia trasformato il Dipartimento di Giustizia in un’arma politica. Gli è servito per le sue vendette, epurando procuratori e perseguitando studi legali legati ai suoi avversari. Gli ha consentito di garantire protezione agli alleati, come il sindaco di New York Eric Adams, facendo archiviare le accuse contro di lui. Infine, Trump ha fatto ampio uso politico dei suoi poteri giudiziari, concedendo la grazie ai rivoltosi del 6 gennaio e ad attivisti conservatori. Toobin conclude che il sistema legale americano manca di reali contrappesi per limitare l’abuso di questi strumenti, rendendo l’amministrazione Trump un pericolo per lo stato di diritto.

I cattolici europei contro le destre: mobilitazioni in Austria e Germania

Le mobilitazioni cattoliche in Austria e Germania dimostrano una ferma opposizione all’estrema destra in difesa della democrazia. A Vienna, cinquantamila persone guidate dall’Azione Cattolica Austriaca e sostenute anche da Caritas Austria, hanno protestato contro i rischi di razzismo e autoritarismo delle posizioni del “Partito della Libertà”. In Germania, numerose associazioni del laicato cattolico si sono schierate contro le iniziative xenofobe di “Alternativa per la Germania”. In entrambi i paesi una serie di appelli e documenti sottolineano la responsabilità dei cristiani nel combattere discriminazione e populismo, promuovendo coesione sociale e alleanze democratiche.

Se riprovassimo con i dialoghi di pace

Oggi parlare di pace, di fratellanza universale, di diritti della persona sembra sia arcaico, da catalogare in quelle azioni comunicative offensive della post modernità che invece si arricchisce di slogan e posizioni di parte con avvilente superficialità. Eppure le cose non stanno come ci appaiono, come sempre si rileva quando le analisi sono più attente. Molto possiamo, anzi dobbiamo fare, contro ogni forma di rassegnazione e di pensiero unico, investendo nel valore universale che si sintetizza in un termine per tanti desueto: Dialogo.

La diplomazia della speranza

Il teologo Bruno Forte riflette sulla “diplomazia della speranza”, un approccio che intreccia verità, perdono e solidarietà. Dal pellegrinaggio spirituale alla responsabilità personale, il Giubileo diventa un’occasione per costruire un futuro più giusto e solidale.

1 gennaio 2025: Giornata Mondiale della Pace. Il messaggio di Papa Francesco

Nel suo messaggio per la 58ª Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2025, Papa Francesco lancia un invito universale a riscoprire il senso della giustizia e della solidarietà. Attraverso la denuncia delle ingiustizie globali e la proposta di azioni concrete, Francesco richiama l’umanità alla responsabilità verso i più deboli e verso il pianeta.

"Reti di veleno e di panico infestate dalla sinistra": l'attacco di Netanyahu ai media

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente intensificato i suoi attacchi contro i media, descrivendoli come "reti di veleno e di panico" in un video pubblicato su X. Il sistema dei media israeliani sarebbe "infestato dalla sinistra". L’escalation avviene nel contesto del processo per corruzione che il premier sta affrontando e che presenta come orchestrato dai suoi "nemici di sinistra" e dai media”.