Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

“Stop War on Children: Pathways to Peace”. Il rapporto di Save the Children

War on Children
Quasi 1 bambino su 5 vive in un Paese in conflitto, pari a 473 milioni di bambini. In media 31 minori al giorno vengono uccisi o mutilati.

Il 31 ottobre 2024 Save the Children ha pubblicato il rapporto “Stop War on Children: Pathways to Peace”. Secondo lo studio nel 2023 quasi 1 bambino su 5 viveva in una zona di conflitto, per un totale di 473 milioni. Le violazioni contro i bambini in questi contesti hanno raggiunto livelli record, con un aumento del 15% rispetto all'anno precedente, rappresentando il picco massimo dal 2005. Sudan e Territori Palestinesi Occupati hanno registrato i maggiori aumenti. Le principali violazioni includono uccisioni, mutilazioni, rapimenti, violenza sessuale, reclutamento forzato, attacchi a scuole e ospedali, e impedimento degli aiuti umanitari.

Nel 2023 sono stati documentati 31.721 casi di violenze contro i bambini in zone di guerra, una media di 86 crimini al giorno. I Territori Palestinesi Occupati hanno registrato il numero più alto di violazioni, con 8.434 casi, un aumento del 170%. Seguono la Repubblica Democratica del Congo con 3.805 casi e la Somalia con 2.290. In Sudan, le violazioni sono quintuplicate rispetto al 2022, con un aumento dai 317 ai 1.759 casi. Le uccisioni e le mutilazioni di bambini hanno raggiunto 11.338 casi, un incremento del 31%, con più di un terzo delle vittime costituito da bambini palestinesi.

Anche la negazione dell'accesso umanitario ha toccato un nuovo picco, con 5.158 incidenti. Nei Territori Palestinesi Occupati sono stati registrati 3.250 episodi, il numero più alto mai rilevato in un’area di conflitto.

L’aumento della spesa militare globale, arrivata a 2,4 trilioni di dollari, evidenzia la discrepanza con i bassi investimenti per la pace e la prevenzione dei conflitti. I costi complessivi delle violenze, inclusa la gestione delle conseguenze, sono stimati a 19,1 trilioni di dollari. Tuttavia, vi è un deficit di 4 trilioni per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che includono la pace e la protezione dei bambini.

Secondo Inger Ashing, CEO di Save the Children International, il rapporto dimostra come la sicurezza dei bambini nei conflitti stia peggiorando, mentre si privilegiano le spese militari a scapito della prevenzione dei conflitti. Ashing ha sottolineato l’importanza di invertire questa tendenza per proteggere i diritti dei minori.

A livello internazionale, l’impegno resta carente: 43 Stati membri dell’ONU non hanno ratificato almeno metà degli strumenti di protezione per i minori in contesti di conflitto. È urgente intensificare gli sforzi globali per ridurre la violenza contro i bambini, promuovendo un futuro più sicuro e pacifico.