Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

La nuova America e il cambio di regime

L’America di Trump non sta vivendo solo un normale avvicendamento politico, ma una trasformazione radicale che minaccia l’ordine democratico e internazionale. La Casa Bianca diventa il teatro di un nuovo potere che mortifica la vittima e legittima l’aggressore, come dimostrato dall’incontro tra Trump e Zelensky. La destra estrema americana non si limita a governare: vuole uscire dal sistema, destabilizzando l’equilibrio costituzionale. L’Europa non può ignorare che la vittima di questa svolta non è solo l’Ucraina, ma la democrazia stessa, che ora rischia di essere sovvertita dall’interno.

L’elezione di Donald Trump - scrive Ezio Mauro su la Repubblica -  non rappresenta solo un cambio di governo, ma un cambio di regime, segnato da una rottura con i principi della democrazia liberale. La Casa Bianca, da simbolo della libertà, si trasforma nel set di un reality in cui la vittima viene umiliata e l’aggressore legittimato. L’incontro tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne è l’esempio più chiaro: Zelensky, invece di essere sostenuto, viene osteggiato, ridicolizzato e costretto a una resa imposta dagli Stati Uniti nel dialogo con la Russia di Putin. L’America non considera più l’Ucraina come un alleato, ma come un ostacolo da rimuovere nel nuovo ordine globale.  

Questo episodio segna una frattura storica tra Europa e Stati Uniti. Mentre l’America di Trump impone una nuova logica di potere basata sulla forza e sulla subordinazione, l’Europa, con la sua tradizione democratica e il suo senso della vittima, si trova di fronte a una scelta: restare passiva o reagire. Tuttavia, l’Occidente sembra paralizzato dalla paura di nominare le cose per quello che sono, incapace di riconoscere la minaccia che si sta delineando.  

La nuova destra estrema americana non è più un’opposizione alla sinistra, ma un movimento che intende sovvertire il sistema stesso. Non si accontenta di governare, vuole riscrivere le regole, rompere gli equilibri costituzionali e internazionali. Questa trasformazione non avviene con un colpo di stato, ma attraverso una metamorfosi apparentemente legale, un processo che erode gradualmente i principi democratici.  

Nel dramma che si svolge alla Casa Bianca, Zelensky è la vittima sacrificale, simbolo di una libertà sotto attacco. L’Europa dovrebbe riconoscere in lui non solo un leader assediato, ma un riflesso della propria fragilità: ciò che accade all’Ucraina potrebbe accadere anche alla democrazia occidentale, se non verrà difesa con determinazione. La lezione che emerge è chiara: la democrazia non è un dato di fatto, ma una costruzione che va protetta, prima che sia troppo tardi.

Foto: President Donald J. Trump at CPAC - dai social della Casa Bianca