Secondo il tenente generale in pensione Russel L. Honoré, che scrive sul New York Times, ci sono crescenti preoccupazioni riguardo a Elon Musk e alle sue attività economiche, soprattutto per i legami con la Cina e la Russia. Musk, leader di SpaceX e uno dei principali consiglieri di Donald Trump, è al centro di diverse indagini federali per possibili violazioni delle norme sulla sicurezza nazionale, inclusi incontri non documentati con leader stranieri.
Per le sue attività economiche Musk dipende fortemente dalla Cina, che ha finanziato con almeno 1,4 miliardi di dollari la fabbrica Tesla di Shanghai, cruciale per le consegne globali. La legge cinese obbliga le aziende a collaborare con il governo, sollevando il timore che Musk possa essere costretto a rivelare informazioni sensibili.
La sua vicinanza alla leadership cinese è già evidente: ha elogiato Xi Jinping, sostenuto che Taiwan dovrebbe diventare una regione amministrativa cinese e si è opposto alla "decoupling" tra Stati Uniti e Cina. Inoltre, ha scritto per una rivista controllata dal regime cinese.
Con SpaceX che detiene un quasi-monopolio sui lanci spaziali statunitensi, la sua posizione è cruciale non solo per il dominio americano nello spazio, ma anche per la sicurezza nazionale. SpaceX è responsabile di gran parte dei lanci militari, scientifici e commerciali degli Stati Uniti, rendendola una delle colonne portanti dell’infrastruttura spaziale americana. Questo monopolio, però, rende il sistema vulnerabile. La Cina, che sta investendo massicciamente nella militarizzazione spaziale, potrebbe trarre vantaggio da eventuali falle nella sicurezza. La corsa spaziale tra Stati Uniti e Cina è diventata una delle principali arene strategiche per il potere globale, e il rischio che la Cina possa accedere indirettamente a tecnologie o informazioni sensibili attraverso Musk rappresenta una minaccia significativa.
Anche i legami con la Russia destano preoccupazioni. Secondo alcune segnalazioni, Musk avrebbe avuto contatti diretti con Vladimir Putin e altri funzionari russi, sollevando interrogativi su possibili influenze o compromissioni. Questi rapporti sono particolarmente problematici considerando il ruolo strategico di SpaceX, che non può permettersi zone d'ombra nel contesto della sicurezza internazionale.
Alcuni legislatori, come il senatore Marco Rubio, hanno avanzato proposte per limitare i contratti governativi con aziende legate a nazioni rivali come Cina e Russia. Tempo fa Rubio ha accusato Tesla di proteggere gli interessi del Partito Comunista Cinese e ha introdotto un disegno di legge per impedire che enti federali, come la NASA o il Dipartimento della Difesa, collaborino con aziende sospettate di legami con regimi autoritari.
L'ironia di questa situazione è che Marco Rubio è stato recentemente scelto da Donald Trump come futuro segretario di Stato. Questo crea un paradosso: da un lato Rubio ha criticato Musk e Tesla per i legami con la Cina, sostenendo che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale; dall'altro, Musk è uno dei più stretti consiglieri di Trump e un attore chiave per l'amministrazione entrante, soprattutto nel settore spaziale e tecnologico. Il potenziale contrasto tra Rubio e Musk potrebbe generare tensioni all’interno dell’amministrazione Trump, mettendo alla prova l’effettiva capacità di Rubio di portare avanti una linea dura contro Cina e Russia.
Nel frattempo, due senatori democratici hanno formalmente richiesto un’indagine sull’“affidabilità” di Musk come contractor governativo e sulla sua idoneità a mantenere una clearance per la sicurezza nazionale. In una lettera inviata al procuratore generale Merrick Garland e all’ispettore generale del Pentagono, i senatori hanno sottolineato la necessità di valutare se i legami di Musk con governi stranieri possano mettere a rischio gli interessi americani. In una comunicazione separata, hanno chiesto all'Air Force di rivedere il ruolo preponderante di SpaceX nell’integrazione spaziale commerciale degli Stati Uniti.
Le risposte ufficiali a queste preoccupazioni sono state finora misurate. Tuttavia, il futuro dell’amministrazione Trump, con Rubio alla guida della diplomazia e Musk come figura centrale, sarà determinante per decidere se e come affrontare questi rischi. Ignorare tali questioni potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, in un momento in cui il controllo dello spazio è più strategico che mai.
Immagine: Marco Rubio ed Elon Musk. Composizione fotografica: Sumarium