Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Unione Europea

Il riarmo tedesco e la fine dell’Europa pacifica

La decisione della Germania di aumentare massicciamente le spese militari - sostiene Donatella Di Cesare sul Il Fatto Quotidiano - é una svolta epocale e pericolosa per l’Europa. L’autrice critica la narrazione di Ursula von der Leyen sul riarmo come difesa della democrazia, sostenendo che questa scelta segnerà la "disgregazione politica" del continente e un ritorno della Germania come potenza militare autonoma. Con il concetto di Zeitenwende ("svolta dei tempi"), Berlino abbandona la prudenza postbellica per riaffermarsi come leader strategico. Di Cesare avverte che questo processo, accelerato senza dibattito democratico, potrebbe avere conseguenze imprevedibili, riaprendo fratture storiche. Conclude sottolineando il rischio di un’accettazione passiva della militarizzazione europea, "perfino nelle università, lì dove ci si attenderebbe una resistenza".

Per l’Europa: tra memoria e futuro

Di fronte alle tensioni odierne, vale ancora la pena scendere in piazza per l’Europa? Franco Vaccari riflette, su Avvenire, sulle contraddizioni dell’Unione Europea: da un lato, le mancate scelte su migrazioni e politica estera; dall’altro, l’eredità storica di pace e cooperazione. Ricordando i valori fondanti e il sogno dei padri dell’Europa, emerge la necessità di non abbandonare la speranza. Più che contestare, serve indicare una strada concreta per il futuro: un’Europa adulta, responsabile e capace di custodire il suo ruolo di simbolo di pace.

L’Europa senza voce: come Trump sta ridisegnando l’ordine mondiale

L’amministrazione Trump sta rivoluzionando la politica globale con un approccio imprevedibile e radicale. JD Vance ha avvertito l’Europa di essere dalla parte sbagliata della storia, mentre la Germania ha risposto con un’ondata di nazionalismo europeo. Trump non vuole solo chiudere la guerra in Ucraina, ma ridisegnare l’ordine mondiale, offrendo alla Russia una reintegrazione economica in cambio di un distacco dalla Cina. L’Europa, invece di resistere, potrebbe cercare di sfruttare questa rivoluzione a proprio vantaggio. La domanda è: può l’Europa sorprendere Trump e trovare un modo per emergere più forte da questo sconvolgimento geopolitico?

Green Deal in bilico: l’UE tra ambizioni climatiche e realtà economica

L’Unione Europea sta ridimensionando il Green Deal, con rinvii e restrizioni alle normative ambientali per evitare impatti economici negativi. Sebbene abbia ridotto le proprie emissioni del 7,5% nel 2023, il resto del mondo continua ad aumentare la propria impronta carbonica. La strategia europea rischia di penalizzare la propria economia senza benefici globali. Bruxelles dovrebbe chiarire le sue reali intenzioni e trovare compromessi sostenibili.

Il Ritorno di Londra: La Nuova Realtà Europea tra Sicurezza e Economia

Il Regno Unito si riavvicina all’Europa in un contesto geopolitico ed economico profondamente mutato. L’aumento delle spese militari e il rafforzamento delle relazioni con le capitali UE segnano un cambiamento dettato dall’aggressività russa e dalla ristrutturazione della NATO sotto l’influenza di Donald Trump. Al contempo, Londra potrebbe contribuire alla competitività europea, rilanciando l’integrazione economica e finanziaria, mentre l’Europa cerca nuove strategie per sicurezza e crescita.

L’Unione Europea di fronte alla sfida democratica: tra sovranismi e strategie globali

L’Unione Europea si trova a dover affrontare sfide interne ed esterne che mettono alla prova la sua stabilità e il suo futuro. Da un lato, le pressioni geopolitiche di Trump e Putin evidenziano la fragilità dell’UE di fronte a strategie di potenza, dall’altro, il rischio di disgregazione interna cresce con l’emergere di movimenti nazionalisti e sovranisti. Tuttavia, la forza dell’Unione risiede nella sua capacità di affrontare questi ostacoli attraverso una pratica democratica efficace, capace di negoziare senza subire diktat. Un rinnovato asse franco-tedesco, unito a riforme strutturali, potrebbe permettere all’UE di rafforzarsi, rendendo più rapide ed efficienti le sue decisioni economiche, tecnologiche e strategiche.

Trump dalla "post-verità" alla "anti-verità". Per l'Europa l'ultima chance

Massimo Cacciari, su La Stampa, analizza il passaggio dalla "post-verità" alla "anti-verità", dove la politica non solo ignora i fatti ma li distorce per propaganda. Trump ne è un esempio, definendo Zelensky un dittatore e proponendo lo sfruttamento delle spiagge di Gaza, senza una reazione forte dall'Europa. Anche il paragone tra Putin e il Terzo Reich è una manipolazione storica. Il conflitto in Ucraina richiede un trattato definitivo, poiché la storia insegna che i veri trattati di pace nascono quando la propaganda si placa e viene riconosciuta la realtà dei rapporti di forza. Se l'Occidente perseguirà una strategia egemonica globale, il rischio di una nuova guerra mondiale sarà inevitabile. L'Unioe Europea deve agire in autonomia per evitare di restare marginale e subordinata a Washington.