Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

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È morto il Papa della pace. Il suo ultimo Urbi et Orbi diventa un’eredità per il mondo

È morto Papa Francesco, il Papa della pace in tempi di guerra. Il suo ultimo messaggio pubblico, pronunciato ieri nel giorno di Pasqua, ha il tono di un primo testamento. Nell’Urbi et Orbi dalla loggia di San Pietro, ha esortato il mondo a non rassegnarsi alla violenza e all’indifferenza. Ha invocato la fine dei conflitti in Terra Santa, Ucraina, Sudan, Haiti, e denunciato le ingiustizie che alimentano guerra, fame e migrazioni forzate. In un tempo lacerato, il suo appello alla dignità umana, al disarmo e alla giustizia resta come un’eredità spirituale e civile. Un ultimo gesto di guida in un’epoca smarrita.

Si prega per il Papa della giustizia, della pace e dei diritti umani

Migliaia di fedeli si sono riuniti in Piazza San Pietro e in altri luoghi di Roma per pregare per Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli. Cattolici e non cattolici, giovani e adulti, esprimono speranza e timore: senza di lui, chi difenderà i più deboli e dirà no alla guerra? La sua voce, considerata rivoluzionaria, è fondamentale per molti. Il rischio di un ritorno a una Chiesa più conservatrice preoccupa, mentre il mondo attende notizie sulla sua salute.